Siamo tutti consapevoli di quanto il sonno sia importante per il nostro benessere: dopo una nottata in bianco siamo intrattabili e poco concentrati. Ma non solo: un riposo notturno di cattiva qualità, specie se il problema si protrae nel tempo, può causare vere e proprie alterazioni cerebrali che accrescono il rischio di ripercussioni sul tono dell’umore e quindi di sviluppare disturbi dell’umore.

Le conseguenze dell’insonnia sul corpo
Occorre ricordare infatti che il sonno è una funzione indispensabile per ogni essere umano: senza dormire non possiamo sopravvivere. Non stupisce quindi che una privazione protratta porti a una riduzione delle energie fisiche, a un’alterazione delle funzioni mentali e dia luogo a sonnolenza diurna con rischio di addormentamento e quindi di incidenti sul lavoro o sulle strade. Anche gli organi vitali ne patiscono: quando il sonno non è riposante la funzione cardiaca si modifica e così la secrezione degli ormoni. Il riposo notturno è infatti una fase attiva della vita umana e una semplice “pausa” del cervello: mentre dormiamo nel sistema nervoso centrale si attivano funzioni indispensabili per la veglia, cioè processi che sono in grado di riparare le cellule cerebrali danneggiate durante la veglia a causa dei meccanismi metabolici. Insomma, il sonno serve alla manutenzione del nostro corpo e del nostro cervello.

Cattivo riposo? Occhio al cervello
Queste dinamiche sono note da tempo. Tuttavia negli ultimi anni alcuni studi hanno aggiunto tasselli alla loro comprensione. Ad esempio uno condotto all’Università di Oxford e pubblicato da Lancet Psychiatry ha coinvolto 3755 soggetti per dimostrare come l’insonnia non sia semplicemente il sintomo di molti disturbi psichici ma spesso ne sia la causa. La deprivazione del sonno impatta negativamente su alcune specifiche aree del cervello tanto da aumentare il rischio di disturbi dell’umore e di altre condizioni psichiatriche. Oggi sappiamo inoltre che la deprivazione del sonno attiva processi infiammatori, e che l’infiammazione è centrale proprio nell’insorgenza dei disturbi dell’umore.

Che fare? Stili di vita, alimentazione e attività fisica
Il primo passo per migliorare il nostro sonno? Partiamo dagli stili di vita: non tardiamo a coricarci, manteniamo abitudini serali regolari e curiamo l’alimentazione: quando questa è incontrollata ed eccessiva, soprattutto la sera, il sonno non è dei migliori. Ciò vale soprattutto per chi si abbuffa di zuccheri e grassi, che possono rallentare l’addormentamento, e per chi tende a coricarsi poco dopo aver cenato. Preferiamo quindi un’alimentazione equilibrata e semplice e, se serve, aiutiamoci con alcuni principi attivi naturali e integratori utili a ritrovare il naturale rilassamento e a favorire il sonno senza la necessità di far ricorso a farmaci. Lo stress, infatti, è il male del nostro tempo: proviamo a combatterlo facendo attività fisica, che può funzionare da valvola di sfogo delle nostre tensioni. Attenzione però a non dedicarci allo sport nelle ore serali: in questo caso avrebbe l’effetto opposto, tenendoci svegli a causa della scarica di adrenalina che si verifica quando ci alleniamo.