Gli alimenti grassi sono considerati tipicamente un pericolo per la salute e per chi cerca di dimagrire. Occorre però fare qualche precisazione: non sono infatti i grassi di per sé a far ingrassare, bensì l’eccesso calorico. In linea generale queste sostanze (dette anche lipidi) sono componenti nutrizionali importanti per l’equilibrio dell’organismo insieme agli altri due macronutrienti, cioè ai carboidrati (o glucidi) e alle proteine (protidi).

Non demonizziamo i grassi
Tuttavia è vero che un eccesso di grassi può avere un impatto negativo: uno studio pubblicati su Jama confermò ad esempio come le calorie provenienti dalle proteine consentano un minor sviluppo di massa grassa. I ricercatori avevano infatti preso a campione venticinque giovani tra i 18 e i 35 anni, suddivisi in tre gruppi. A ciascuno fu assegnata una diversa dieta ipercalorica ma con diverse quantità di proteine: ridotta nel primo, media nel secondo e elevata nel terzo. Al termine dell’esperimento tutti i partecipanti avevano messo chili in più, ma con una differenza: in chi aveva seguito la dieta ad alto contenuto proteico la massa grassa era particolarmente contenuta.
Resta però vero che demonizzare i grassi in toto è sbagliato: è anche per questa ragione che bisogna evitare le diete autoimposte che elimina del tutto questi importanti nutrienti: farebbero solo danni. Quando il peso è troppo dovremmo infatti farci aiutare da un medico o da un nutrizionista, evitando di imporci regimi che penalizzano esclusivamente i grassi ignorando la relazione che i vari micro e macronutrienti hanno tra loro.

La dieta mediterranea? Un riferimento
In questo senso vale la pena ricordare che il riferimento assoluto, quanto a corretta alimentazione, resta sempre la dieta mediterranea teorizzata nel secondo Dopoguerra dal medico americano Ancel Keys che descrisse l’alimentazione delle popolazioni del Cilento, caratterizzata da una ridotta mortalità per patologie cardiocircolatori. La dieta di quelle persone era caratterizzata da molta frutta, verdura e legumi – ricchi di fibre – e da poca carne (quasi solo bianca), molto pesce e pochissimi grassi ad eccezione dell’olio extravergine di oliva a crudo. Oggi però un aiuto viene anche dai principi attivi naturali disponibili sotto forma di nutraceutici e integratori. È dimostrato per esempio che è utile a un sani dimagrimento l’estratto di guaranà, che contribuisce a stimolare il metabolismo dei lipidi, così come quello di caffè verde che invece favorisce un’azione tonica e di sostegno metabolico. Spesso questi nutrienti sono affiancati da estratti utili a favorire la motilità intestinale, come quelli di cassia, senna, e tamarindo.