L’insonnia è ormai un problema diffusissimo. Oggi infatti dormiamo male per tante ragioni: colpa dello stress, delle preoccupazioni ma anche di molte cattive abitudini estremamente diffuse che rendono il sonno non ristoratore. Se infatti c’è chi dorme troppo poco o non riesce a dormire per nulla, c’è anche chi, nonostante le otto canoniche ore di sonno, si risveglia sempre stanco e durante la giornata mostra sonnolenza, difficoltà di concentrazione e irritabilità. Prima di assumere farmaci, magari senza alcun controllo medico, è bene darsi una mano in modo naturale.
Quali tipi di insonnia esistono?
Partiamo da alcune informazioni generali. L’insonnia si presenta in tre forme: la difficoltà di addormentamento, i risvegli notturni e i risvegli precoci la mattina. Il primo caso riguarda chi passa molto tempo a letto, magari rigirandosi più e più volte, prima di prendere sonno. Il sonno delle persone che sperimentano i risvegli notturni è invece leggero e inframezzato da risvegli spesso brevi, tanto che la mattina non si ricordano nulla. Nonostante ciò questi attimi sono sufficienti a compromettere la qualità del riposo globale. C’è poi chi lamenta risvegli troppo precoci la mattina, magari anche un’ora o due prima del suono della sveglia, con incapacità a riaddormentarsi. Un consulto con un neurologo specializzato in medicina del sonno deve partire proprio dall’identificazione della tipologia di problema.

La melatonina, rimedio naturale
Prima però di giungere all’attenzione del medico, potremmo provare con qualche rimedio naturale. Ad esempio la melatonina è utile in tutti e tre i tipi di insonnia: laddove molti farmaci funzionano bene in chi soffre di disturbi dell’addormentamento, ma sono poco efficaci negli altri due casi, questo prezioso alleato naturale consente a tutti di ritrovare i giusti ritmi sonno-veglia, e gli effetti sedativi dei farmaci. La melatonina è infatti naturalmente prodotta dall’organismo in base all’alternanza luce-buio e, assunta prima di coricarci, stimola il sonno in modo naturale.
Gli integratori e gli infusi
Altrettanto utili anche alcuni principi attivi naturali, spesso presenti negli integratori per favorire il sonno: ad esempio l’iperico, che garantisce il benessere mentale, il rilassamento e il mantenimento del normale tono dell’umore. Ottimi per il benessere mentale sono anche il triptofano, l’escolzia e la valeriana, quest’ultima impiegata come infuso oppure sotto forma di integratore alimentare.

Puntiamo sull’igiene del sonno
È certamente utile accompagnare l’assunzione di questi principi attivi naturali con buone norme di igiene del sonno. Qualche esempio? Riduciamo l’utilizzo di sostanze energizzanti e stimolanti come il caffè, ma anche l’alcool, e curiamo l’alimentazione: evitiamo pasti ricchi di grassi per non appesantirci ricordandoci di lasciare passare qualche ora tra cena e il momento in cui ci corichiamo. Così eviteremo difficoltà digestive e reflusso, che possono ostacolare l’addormentamento e il sonno risposante. No anche all’attività fisica intensa in orari serali, che invece deve essere costante durante la giornata. Sempre la sera spegniamo i dispositivi elettronici: lavorare al pc o stare al cellulare dopo cena è una pessima abitudine dal momento che mantiene il nostro cervello troppo attivo. Facciamo poi in modo che la camera da letto sia buia, silenziosa e sempre a una temperatura corretta: mai troppo calda o troppo fredda. L’orario migliore per andare a letto? Ognuno può trovare il proprio, in base all’orario di risveglio e alle proprie abitudini. L’importante è mantenere una certa regolarità nel tempo.