Ci stiamo avvicinando alle feste e, inevitabilmente, a pranzi e cene che decisamente metteranno a dura prova il nostro stomaco e intestino. Per chi già in tempi normali soffre di gonfiore addominale e cattiva digestione si prospettano quindi gioie e dolori!
Questo però non significa che occorre rinunciare ai piaceri della tavola: semplicemente è importate imparare buone regole in termini di qualità e quantità dei cibi per evitare conseguenze spiacevoli.

Gonfiore e difficoltà di digestione: cosa sono?
Una delle sensazioni più spiacevoli è il gonfiore post prandiale, cioè tipico del dopo pasto, che dipende in genere da un accumulo di aria nello stomaco e nell’intestino. È molto comune dopo un pranzo o una cena conviviali. Il motivo? Quando siamo in compagnia parliamo molto mentre mangiamo, e così ingeriamo aria che “gonfia” il nostro stomaco. Correlato a questo disturbo è la dispepsia, ovvero la difficoltà a digerire dovuta a un rallentato svuotamento dello stomaco: si manifesta con dolore e bruciore e può essere collegata a un eccesso di secrezione di succhi gastrici e, appunto, a un ritardo nello svuotamento del contenuto gastrico.
Mangiamo bene tutto l’anno!
Sicuramente questa tipologia di disturbi – detti funzionali, e cioè legati non a patologie organiche ma a un funzionamento anomalo dell’apparato digerente – possono essere mitigati mangiando bene durante tutto l’anno, e non solo sotto le feste: in questo modo gli “sgarri” natalizi non saranno un grosso problema. Quanto ai giorni di festa, possiamo ridurre i fastidi imparando ad alternare ai piatti tradizionali che consumiamo al cenone o a Natale, generalmente pesanti, qualche piatto più leggero. In generale evitiamo alimenti molto elaborati, fritti e un eccesso di grassi.

Fibre e proteine, quali scegliere?
Più nello specifico possiamo provare a consumare verdure cotte invece di crude, evitando broccoli, broccoletti, cavolfiore e cipolla che tendono a causare gonfiore. No anche alla frutta in prossimità dei pasti. Come proteine consumiamo invece buone quantità di pesce preparato in modo semplice, carni bianche e uova, mentre riduciamo i latticini. Naturalmente cerchiamo di evitare prodotti industriali ricchi di dolcificanti.
Il carbone vegetale e i probiotici: due toccasana
Anche gli integratori alimentari ci possono aiutare. Contro il gonfiore il carbone vegetale, rimedio naturale impiegato da sempre, resta un valido alleato: si tratta di un estratto secco che materialmente assorbe i gas intestinali. Anche gli integratori a base di tamarindo sono utili a espellere i gas intestinali senza irritare così come le tisane ai semi di finocchio.
Lo zenzero fresco e gli integratori che ne fanno uso sono ottimi sia per ridurre il gonfiore gastrico e la conseguente nausea che per favorire la digestione. C’è poi il capitolo probiotici: alla base di questi disturbi da cattiva alimentazione c’è spesso, infatti, un’alterazione della flora batterica intestinale. Gli integratori di probiotici sono in grado di ristabilire il microbiota intestinale alterato. Peraltro molti di quelli in commercio sono disponibili in formulazioni che comprendono anche sodio bicarbonato o sodio citrato, principi attivi utili a controllare l’acidità gastrica e a favorire la motilità intestinale.