L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha definito “il male del 21° secolo”, e non a caso. Solo tra i nostri connazionali, 8 persone su 10 dichiarano di avere qualche disturbo riconducibile allo stress: sbalzi d’umore, insonnia, stanchezza, dolori muscolari, emicrania, bruciori gastrici. E come si può ben immaginare, le principali cause sono il lavoro, le difficoltà economiche, le preoccupazioni legate alla salute e alla famiglia.

Va però detto che lo stress non è per forza negativo! Lo stress buono (eustress) ci consente di essere più performanti e motivati, per affrontare gli eventi inaspettati e le sfide della vita. Si parla invece di stress cattivo (distress) quando è troppo intenso e finisce per sovrastarci, oppure si protrae a lungo e non riusciamo a sostenere il carico di pressioni.

Le 3 fasi dello stress

Lo stress è un meccanismo fisiologico di adattamento agli stressor, ovvero gli stimoli fisici, psicologici e sociali che possono metterci in crisi. Si tratti un processo ciclico, caratterizzato da tre fasi distinte.

  1. Allarme. L’organismo percepisce un potenziale pericolo e si prepara a reagire. Cresce la secrezione di ormoni quali adrenalina e cortisolo, i battiti e la pressione sanguigna aumentano, il respiro accelera. Avviene inoltre il rilascio dell’energia accumulata sotto forma di grasso e di betaendorfine, antidolorifici naturali.
  2. Resistenza. Le funzioni non immediatamente indispensabili – tipo la digestione – rallentano, mentre si attivano sistemi come quello nervoso, muscolare e vascolare. In pratica il corpo “resiste” allo stress e si adegua alle circostanze, sfruttando al massimo le risorse disponibili.
  3. Esaurimento. Se abbiamo vinto la “minaccia” l’organismo si rilassa e torna in equilibrio. Se però lo stress è continuativo e la “resistenza” ha consumato tutte le energie, ecco debilitazione e malesseri psicofisici.

Le migliori sostanze anti-stress

Governare lo stress è essenziale, perché se cronicizza può portare a un abbassamento delle difese immunitarie rendendoci più vulnerabili. Allo stesso tempo, siamo esposti a un maggior rischio di disturbi psicologici, cardiovascolari, respiratori, del comportamento alimentare e a carico dell’apparato digerente.

Se avvertiamo che lo stress sta per oltrepassare il limite, possiamo contare sull’apporto di sostanze che troviamo negli integratori. Aminoacidi come GABA e  L-triptofano agiscono a livello cerebrale per favorire il rilassamento, un sonno riposante e sostenere l’umore. Hanno effetti simili alcuni estratti, tra cui passiflora, melissa e lavandula, che esercitano un’azione calmante promuovendo la tranquillità e il benessere mentale. Per ripristinare le riserve energetiche può essere di grande beneficio il coenzima Q10, dotato anche di un’azione antiossidante.