“Aprile dolce dormire”, ma siamo davvero certi che sia così? Le temperature miti e le belle giornate sono condizioni che dovrebbero agevolare il sonno. Tuttavia, alcune evidenze suggeriscono che un gran numero di persone ha difficoltà a dormire bene durante la stagione primaverile.

Un bel disagio, soprattutto per chi manifesta abitualmente difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli notturni o risvegli troppo precoci al mattino. Ahimè, le ripercussioni di un cattivo riposo sono fin troppo note: stanchezza e sonnolenza diurna, riduzione dell’attenzione, minor rendimento scolastico e lavorativo, sbalzi d’umore.

Cause dell’insonnia primaverile

I cambiamenti che si verificano con l’arrivo della bella stagione possono influenzare il ritmo circadiano, ovvero l’orologio biologico interno che regola funzioni chiave dell’organismo tra cui appunto il sonno. In particolare, l’aumento delle ore di luce naturale (dovuto anche al passaggio dall’ora solare a quella legale) può mandare fuori sincrono il nostro orologio biologico, con conseguente comparsa di insonnia.

Perché accade? Con l’allungamento delle giornate si riducono i livelli di Melatonina, ormone prodotto dal cervello con il compito di regolare il ritmo sonno/veglia, avvisandoci che è giunto il momento di dormire. E il rilascio di Melatonina viene inibito proprio dalla luminosità ambientale.

A questo si somma un altro fattore da non trascurare: le allergie primaverili, scatenate dai pollini. Ne soffrono circa il 20% degli italiani e i classici sintomi – starnuti, congestione nasale, congiuntivite, prurito, asma – possono ulteriormente compromettere il riposo notturno.

Consigli contro l’insonnia: cibo e sport

In primis l’insonnia si combatte a tavola! Evita pasti troppo pesanti la sera, preferendo i carboidrati alle proteine perché risultano più digeribili, e ovviamente rinuncia a caffè e alcolici.
Per facilitare un buon riposo, può essere utile consumare alimenti che contengono Melatonina e/o Triptofano (aminoacido essenziale precursore della Serotonina): entrambi aiutano a indurre il sonno e a ridurne le interruzioni. Avena, riso integrale, mais, arance e ciliegie sono ricchi di Melatonina mentre latticini, carni bianche, pesce, asparagi, spinaci e zucchine apportano Triptofano.

Numerosi studi hanno poi evidenziato che praticare regolarmente attività fisica aiuta ad addormentarsi prima e a prolungare la durata del sonno. Attenzione però all’orario, è infatti sconsigliato fare sport nelle quattro ore che precedono il momento di andare a letto.
La ragione? L’esercizio fisico stimola il sistema nervoso e nell’organismo si liberano sostanze euforizzanti che possono provocare la cosiddetta “insonnia da adrenalina”.

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