Sì, ma solo superati i sessant’anni. È solo allora che il nostro corpo rallenta e il rischio di aumentare di peso accresce. Se ingrassiamo prima, magari già attorno ai quaranta, la ragione è un’altra. Con il termine “metabolismo” intendiamo l’attività di trasformazione e assorbimento delle sostanze nutritive introdotte per mezzo dell’alimentazione, con lo scopo di creare energia. Questa funzione indispensabile alla vita mostra un picco di velocità entro il primo anno di età, ma tende poi a restare stabile fino alla mezza età quando cala realmente solo dopo i sessanta: a dimostrarlo è uno studio della University of Aberdeen (Regno Unito) che ha coinvolto 6400 soggetti in 29 nazioni del mondo. Dalla ricerca emergono quindi come molti luoghi comuni sul metabolismo sono infondati: ad esempio molti credono che la velocità con cui il nostro corpo “funziona” sia elevata durante pubertà e che in gravidanza si riduce favorendo l’ingrassamento. In realtà non è così.

Come cambia il metabolismo?

Fino ai vent’anni il metabolismo addirittura rallenta, seppur lievemente, e non esiste alcun picco durante la prima adolescenza. Anzi, resta stabile fino alla sesta decade di età. È solo dopo che l’ingrassamento può essere legato a questo fattore, contro il quale possiamo fare poco. Al contrario, il peso in eccesso che frequentemente accumuliamo prima dei sessanta è legato solo a un eccessivo introito di calorie. In altre parole, al fatto che mangiamo di più, in modo scorretto e che, spesso, in questa fase della vita facciamo poca attività fisica

I fattori che modificano la tendenza a mettere peso

Certo esistono fattori che possono contribuire alla maggiore o minore propensione ad accumulare peso. Tra questi la composizione corporea: i muscoli consumano più energia rispetto al grasso. Ogni chilo di massa muscolare attiva il metabolismo di un 1,5 per cento circa, pertanto chi è più muscoloso ha un metabolismo più veloce e dunque ingrassa meno facilmente. Ovviamente anche alcune disfunzioni ormonali possono attivare o rallentare il metabolismo: questo capita in particolare con gli ormoni tiroidei. Un ipertiroidismo può infatti raddoppiare la velocità del metabolismo basale, mentre un ipotiroidismo può rallentarlo. Anche alcuni fattori esterni possono alterare la velocità metabolica: d’estate è più facile dimagrire in quanto l’organismo consuma più energia oltre i 25 gradi.

I principi attivi naturali

Quanto all’età, invece, non abbiamo scuse: se a quarant’anni ingrassiamo di più di quando ne avevamo venticinque non è quindi per colpa del metabolismo “lento”. Occorre quindi cambiare approccio all’alimentazione, magari con l’aiuto di qualche integratore alimentare. In commercio ne troviamo a base di estratti naturali che favoriscono il peso corporeo e il metabolismo: dagli estratti di Moringa oleifera alla Gymnema sylvestre, che controlla il senso di fame e contribuisce al metabolismo dei grassi. Il Phaseolus vulgaris è utile per il metabolismo dei carboidrati mentre la Cassia nomame è indicata per migliorare il metabolismo dei trigliceridi e del colesterolo.

Alimentazione e attività fisica

Occorre poi scegliere meglio i cibi da portare in tavola: la dieta mediterranea ci consente di assimilare una giusta quantità di fibre, specie integrali, utili contro l’assunzione di cibo compulsivo. Ovviamente incrementare l’attività fisica è altrettanto importante, quando ci rendiamo conto che ingrassiamo più di un tempo: questa però non va visto come un’imposizione, ma come un piacere a cui però dobbiamo dedicarci con costanza consapevoli che anche muovendoci possiamo controllare un accumulo adiposo che da semplice inestetismo si può trasformare in un serio problema di salute.