Rispondere al bisogno di salute e benessere del consumatore richiede di poter disporre di un ventaglio di prodotti validi la cui efficacia sia scientificamente dimostrata. Ma non basta. Per PoolPharma è ancora oggi fondamentale il ruolo del farmacista. Certo, c’è il digitale, ci sono le campagne digital e i programmi integrati come Kilocal Program. Ma il luogo fisico resta centrale: «PoolPharma ha deciso che la farmacia deve continuare a essere il luogo fondamentale del processo di vendita», spiega Stefano Quirici, Direttore Marketing e Vendite. «Chi va ad acquistare un prodotto per la salute ha sempre più l’esigenza di interfacciarsi con una figura competente che lo consigli».

Naturalmente è umanamente impossibile che, vista la grande mole di proposte commerciali e di referenze di cui dispone, il farmacista abbia le competenze per descrivere e proporre ogni singolo prodotto. «Per questo teniamo corsi per affiancarlo nella vendita e per dargli tutti gli elementi utili a rispondere alle richieste di un cliente sempre più attento». PoolPharma crede infatti nella centralità della relazione umana tra cliente e farmacista: se è vero che lo studio del layout e della comunicazione sul punto vendita sono importanti, ciò che realmente fa la differenza in farmacia è la capacità di chi ci lavora di fornire quella consulenza che il consumatore evoluto desidera.

«L’integrazione alimentare è oggi disponibile ovunque», aggiunge Camilla Pizzoni, Responsabile Scientifico: «Vogliamo quindi diventare un punto di riferimento che va al di là del solo prodotto». Il farmacista è una figura di prossimità rassicurante che suggerisce non solamente integratori ma anche buone abitudini di vita dentro le quali il prodotto si inserisce. Oggi PoolPharma, rinnovata nella proposta commerciale e nella comunicazione digital, torna quindi con grande forza a parlare al farmacista: «Vogliamo fargli comprendere che può essere un divulgatore di percorsi di benessere fatti di scelte salutari: solo così il consumatore si fidelizzerà al prodotto e alla farmacia, dove tornerà a riacquistarlo magari con la scusa di un controllo periodico».