Sei a dieta, stai facendo sacrifici e vedi i primi risultati. Eppure a metà pomeriggio, magari quando sei particolarmente sotto pressione al lavoro, la voglia di uno snack si fa sentire col rischio di rovinare tutto. In fondo è per questo che esiste ciò che in inglese si chiama comfort food, cioè quegli alimenti piacevoli e golosi che ci fanno star bene quando li mangiamo. Peccato che mangiare fuori pasto e spiluccare sia considerato da tutti il nemico numero uno delle diete.

Occhio a quantità e qualità

Attenzione, però: bisogna fare qualche distinzione. Non è detto che gli snack siano di per sé sempre deleteri. Una pausa a metà mattina e una a metà pomeriggio non sono una cattiva idea, anzi: sono necessari a spezzare il digiuno e a regolarizzare l’assunzione del cibo nel corso della giornata. Il punto è che spesso quando abbiamo fame, in quei due momenti della giornata, finiamo col mangiare troppo e male. In particolare ci buttiamo sul junk food, il cibo “spazzatura”: snack industriali, prodotti ricchi di zuccheri e alimenti poco sani che sono i veri nemici della linea. Ma non solo: sono dannosi per il nostro corpo in generale, e hanno peraltro sul cervello e sulla concentrazione un effetto esattamente opposto a quello che ricerchiamo.

In ufficio: gli snack delle macchinette

Succede ad esempio in ufficio, quando lo stress ci spinge a consumare gli snack alle macchinette. In questi casi il nostro corpo è presente, ma la nostra mente vuole allontanarsi dalla situazione ansiogena. Questo distacco crea un “vuoto” che cerchiamo di riempire con alimenti che, stimolando il gusto, ci fanno sentire nuovamente agganciati alla realtà: è quello che gli psicologi chiamano emotional eating. Il cibo spazzatura, grazie all’elevata quantità di carboidrati e grassi contenuti, fornisce apparente rassicurazione anche se a scapito della salute.

Stop all’alimentazione compulsiva

Che fare allora per cercare un po’ di comfort nel cibo, per spezzare le lunghe ore che intercorrono tra colazione e pranzo e tra pranzo e cena? Scegliamo gli snack adatti senza esagerare con le quantità e senza lasciarci andare al binge eating, cioè all’assunzione di molti alimenti per compensare lo stress o l’umore non alle stelle. La prima regola è quindi scegliere cibi di qualità e quantità proporzionali allo stile di vita: se facciamo un lavoro sedentario lo snack non potrà essere uguale a quello di chi fa lavori fisici.

Barrette dietetiche? Ok, ma…

Una soluzione pratica sono a questo proposito le barrette dietetiche il cui apporto calorico è controllato, a differenza di una qualsiasi merendina che apporta almeno 150 calorie per porzione. Meglio scegliere barrette realizzate con alimenti il più possibile naturali e non trattati e con una giusta ripartizione tra grassi, proteine e carboidrati. Ovviamente una barretta e non di più! Meglio ancora è invece assumere cibi semplici, ma genuini, come uno yogurt al naturale parzialmente scremato in sostituzione di prodotti a base di creme di latte o simili.

Una pausa pranzo in smart working

Sempre senza esagerare con le quantità, la frutta e la frutta secca sono sempre un ottimo modo per fare una pausa: in entrambi i casi le fibre contenute migliorano l’attività intestinale e conferiscono rapidamente senso di sazietà. Effetti analoghi possono essere ottenuti anche con specifici integratori alimentari e nutraceutici, oggi in commercio, che consentono di controllare l’assorbimento dei nutrienti e di affiancarci nel raggiungimento del peso forma. Un consiglio: se lavoriamo da casa, approfittiamone per prepararci qualcosa di sano per la nostra pausa pomeridiana. Ad esempio, una buona merenda a base di pancake affiancati da composte di frutta e magari da uno yogurt magro o un bicchiere di latte. Per realizzarli, usiamo farine integrali: sono decisamente più sane e più adatte al dimagrimento rispetto a quelle bianche.